L’anno 2020 che sta faticosamente volgendo al termine è stato caratterizzato dalle purtroppo note difficoltà legate alla pandemia del coronavirus COVID-19, che tuttora coinvolgono l’intero territorio nazionale e che hanno segnato profondamente il nostro paese, sia dal punto di vista economico, sia da quello comportamentale, ma soprattutto per ciò che concerne le prospettive future del sistema Italia.
Il territorio siciliano, come anche il suo tessuto economico-sociale, per le sue peculiarità ha particolarmente sofferto della crisi in corso, pur potendo contare sul significativo sostentamento che gli deriva dai notevoli flussi turistici.
In un tale particolare contesto economico generale il Fondo CCRVE, a quasi un anno dall’insediamento degli Organi dell’Amministrazione Straordinaria, con il continuo supporto dei dipendenti e dei collaboratori che con impegno e dedizione hanno consentito di non interrompere le attività istituzionali degli uffici, neanche nei mesi difficili del lockdown dello scorso inverno, ha continuato, dandovi peraltro un significativo impulso, l’attività di dismissione del rilevante patrimonio immobiliare tesa a perseguire l’adempimento del progetto di riforma del 2008.
È stata, inoltre, intrapresa con risultati tangibili una generale attività di razionalizzazione della gestione dei contenziosi in corso e dei contratti in essere per la fornitura dei beni e dei servizi. Sono stati riformulati la maggior parte dei contratti con le ditte di manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili; sono stati sottoscritti nuovi accordi e/o convenzioni che hanno consentito di conseguire la sensibile riduzione degli onorari e costi ordinari di gestione.
Assumono una particolare valenza sotto il profilo economico e suscitano un importante interesse le cause in corso da oltre venti anni con la Sicilcassa in Liquidazione Coatta Amministrativa.
In ordine alla causa di opposizione allo stato passivo, il Fondo ha subito la sfavorevole decisione della Corte di Appello di Palermo (Sentenza n. 521/2020 pubblicata il 03/04/2020) che ha confermato in pieno la sentenza già resa dal Tribunale di Palermo. Con ricorso notificato a controparte in data 3.6.2020 è stata proposta impugnativa avanti la Suprema Corte di Cassazione e sono stati avviati contatti istituzionali con gli Organi della LCA per esplorare la percorribilità di una definizione extra giudiziale del contenzioso anche nella considerazione che, come noto, con la medesima controparte processuale pende presso la Corte di Appello di Palermo un ulteriore giudizio passivo.
Dal lato dell’attività più propriamente previdenziale, al fine di poter rideterminare la riserva matematica del Fondo attualizzandola ed allineandola alla sua attuale consistenza tecnica, è stato dato incarico al prof. Nino Savelli affinché procedesse alla ricognizione ed all’analisi della popolazione degli iscritti al Fondo, titolari e percettori di pensione diretta o di reversibilità, con la finalità di determinazione dell’importo da considerare negli accantonamenti.
Gli ultimi dati disponibili risalivano infatti al 31/12/2018, quando risultava un importo a titolo di riserva matematica pari ad euro 5,8 mln che, all’esito del lavoro svolto è stata individuata al 30.06.2020 pari a circa euro 3,6 milioni, denunciando un decremento.
Per ciò che concerne, invece, specificamente l’attività di realizzazione dell’attivo patrimoniale, centrale ed essenziale per il conseguimento degli attuali obiettivi del Fondo, in accordo con l’autorità di Vigilanza, è stata avviata un’operazione di riesame ed attualizzazione delle valutazioni dei cespiti costituenti il patrimonio immobiliare del Fondo, al fine di riscontrarne l’adeguatezza all’attuale congiuntura del mercato immobiliare siciliano al fine di poter disporre di una nuova valutazione collocata temporalmente all’attualità considerato che le stime di cui disponeva l’Ente, effettuate da Nomisma, risalivano al 31/12/2016.
E’ stato sottoscritto un nuovo contratto con la società IT Auction – che cura la dismissione del patrimonio immobiliare del Fondo – che ha consentito di ottenere:
- compensi, in favore dell’intermediario, con percentuali ribassate rispetto a quelle precedentemente vigenti;
- la riduzione del 50% dell’importo previsto come penale in caso di recesso anticipato del Fondo dal contratto;
- la possibilità riconosciuta agli Organi dell’Amministrazione Straordinaria di poter negoziare e perfezionate direttamente delle vendite riconoscendo a IT Auction, in tal caso, solamente un rimborso forfetario delle spese sostenute individuato nella misura pari allo 0,5% del prezzo definitivo di compravendita.
Tali attività, sia pure con le evidenti difficoltà ingenerate dalla pandemia, hanno consentito di conseguire alcuni importanti risultati, anche in termini di avvio di un programma dismissivo maggiormente sistematico e maggiormente rispettoso delle complesse dinamiche del mercato immobiliare siciliano, e palermitano in particolare.
Del proficuo avvio del processo, condotto con la irrinunciabile partecipazione di tutta la struttura degli uffici del Fondo, può darsi conto con alcuni dati oggettivi: dal 9 dicembre 2019 a data corrente sono stati stipulati n. 24 atti definitivi di compravendita per un controvalore di circa 16,6 milioni di euro. Tra questi si segnala, in particolare, l’avvenuta dismissione degli immobili “cielo-terra” siti a Catania in via Etnea, Palermo in corso Calatafimi, via della Ferrovia e in via Leonardo Da Vinci, e a Siracusa in via Scala Greca.
Risultano, inoltre, accettate ed in attesa di rogito ulteriori n. 21 proposte di acquisto per un controvalore di circa 11,4 milioni di euro, tra cui spicca quella riferita all’immobile “cielo-terra” sito a Palermo in piazza Castelnuovo, riguardo il quale è stato sottoscritto nel corso dello scorso mese di ottobre il contratto preliminare di compravendita e si è in attesa di stipulare il rogito definitivo.
Si rappresenta infine che sono in corso ulteriori interlocuzioni dirette con soggetti potenzialmente interessati all’acquisto di immobili “cielo-terra”.
Delle suddette operazioni di dismissione, sia già definite che in attesa di rogito, si evidenzia che – anche grazie alla sottoscrizione del nuovo accordo con IT Auction – l’Amministrazione Straordinaria ha raggiunto accordi diretti con i potenziali acquirenti per circa 17,5 milioni di euro, ottenendo pertanto rilevanti economie in termini provvigionali.
Alla luce della liquidità attualmente disponibile, l’Amministrazione Straordinaria, verificati tutti presupposti, anche autorizzativi presso all’Autorità di vigilanza, ha deliberato di dare corso a una ripartizione (la nona) in favore degli aventi diritto per un ammontare pari al 30% delle somme attese dagli stessi, effettuata la quale si raggiungerà l’importante risultato di aver soddisfatto le aspettative degli aventi diritto per la percentuale di circa il 70% del totale dei “miglioramenti” previsti dal Progetto di Riforma.
L’accredito in favore degli aventi diritto della IX ripartizione avverrà nel prossimo mese di dicembre e, relativamente alla tempistica, si darà notizia attraverso avvisi pubblicati sul sito.